09 Dicembre 2019 - 21:00 / 22:30 | Archivio seminari e incontri

Scrivere per pensare: dalla fiction alla ricerca

Con

  • Andrea Di Martino
  • Laura Formenti
  • Ivano Gamelli
  • Silvia Luraschi
  • Andrea Prandin

ingresso libero

Con Andrea Di Martino, Laura Formenti, Ivano Gamelli, Silvia Luraschi, Andrea Prandin. Secondo di 2 incontri serali di GRASS - a cura di L. Formenti, S. Luraschi, A. Prandin: lunedi 11 novembre e 9 dicembre 2019 – ore 21.00

C’è una relazione misteriosa tra biografia e opera,
l’opera certe volte sogna la vita,
certe volte la segue, certe volte la precede.

(Chandra Livia Candiani)

GRASS, il circolo di ricreazione di sguardi e pratiche educative, dedica due serate alla scrittura ad approccio auto/biografico. La scrittura serve a scopi diversi: possiamo usarla per rassicurarci e confermare quello che già pensiamo, per dare ordine e luce all’esperienza di vivere. Oppure possiamo tentare di usare la scrittura per dare voce a parti di noi che nemmeno sappiamo esistere, per esplorarle e celebrarne la “strana bellezza”. 
Le due serate partono dalle riflessioni in prima persona che tre lettori faranno di due libri che esplorano dimensioni personali, tra fiction e ricerca dello scrivere di sé, per poi aprirsi al dialogo con gli autori e con tutti i presenti.

- lunedì 11 novembre 2019 ore 21: Dalla fiction Eravamo bellissimi (Mimesis 2019) con Laura Formenti, Silvia Luraschi, Andrea Prandin insieme all’autore Andrea Di Martino
Il primo libro racconta la vicenda di un uomo che fa i conti con la figura del padre scomparso. È un viaggio nello spazio circoscritto casa-lavoro, e nel tempo di due giornate: una Odissea “pocket” dentro i meandri dei ricordi.

- lunedì 9 dicembre 2019 ore 21: Alla ricerca Bisogna vivere se stessi come un popolo intero (AnimaMundi 2019) con Ivano Gamelli, Laura Formenti, Andrea Prandin insieme all’autrice Silvia Luraschi
Il secondo libro racconta l’esperienza di una dottoranda all’estero, alla scoperta del sentirsi insieme straniera eppure intimamente unita in ragione delle differenze di lingua e di cultura. 

Le serate sono rivolte a tutte le persone che si muovono in contesti educativi – educatori, insegnanti, pedagogisti, psicologi, operatori sociali, filosofi, cittadini (che poi non c’è nessuna differenza).